Non avevo ancora visto Shortbus.
Parlando con un amico cinefilo gli ho chiesto com’era.
Mi ha risposto che era un film porno, sulle perversioni umane.
Allora incuriosita ho pensato che forse potevo imparare qualcosa di nuovo. Così l’ho visto.
Film porno?
Perversioni?
Eh?!?
E’ vero che ci sono delle scene di sesso esplicite,
ma all’interno del racconto sono del tutto marginali.
Voglio dire, sì, ci sono delle nudità ma sono solo l’aspetto visivo di giovani che si mettono a nudo, che mettono a nudo le proprie incapacità, i loro limiti e la distanza che sentono nell’amarsi e nel farsi amare.
Una distanza che può avere mille spiegazioni di tipo sociologico.
E poi la colonna sonora è di un tenero che non si può veramente non capire…
Bah!
…